Voluto da Federico Gonzaga primo duca di Mantova e figlio dell’illustrissima marchesana, Isabella d’Este, come villa di piaceri e svaghi. Un dono per la sua amante Isabella Boschetti con la quale visse un amore intenso e contrastato dalla potente madre. Fu costruito tra il 1525 ed il 1534 su progetto di Giulio Romano che ne curò anche le decorazioni interne e gli affreschi. Imponente e famosa è la Sala dei Giganti che ricrea l’episodio del tentativo di cacciare gli dei – da parte di Giganti e Titani – dal monte Olimpo.
Questa sala era adibita a sala da ballo o di rappresentanza mentre la sala di Amore e Psiche, affrescata con l’intento di descrivere l’amore tra il duca Vincenzo e la splendida Isabella Boschetti, era adibita a sala per banchetti. Da vedere è l’appartamento del giardino segreto o della Grotta.
Luogo intimo e raccolto dove il duca si riuniva alla sua amata e si isolava dalla corte. Curiosa è la grotta, voluta dal duca Vincenzo nel 1595. Il luogo buio e misterioso ricorda le grotte delle scogliere di alcune località marine, dove l’acqua del mare insinuandosi tra sabbia e rocce crea giochi di luce e scintillanti gocciolii. Le madreperle, i coralli e le perle preziose inserite negli intonaci dei muri (oramai quasi tutte scomparse) ricreavano un ambiente assolutamente affascinante e misterioso. Una grotta magica, pregna di antichi simboli alchemici tanto cari al duca.